In casi di crisi prolungate, è bene che la coppia acceda ad un percorso di psicoterapia per poter identificare e risolvere le dinamiche disfunzionali. Cosa fare quando uno dei partner non è disponibile o motivato?
In casi di crisi prolungate, è bene che la coppia acceda ad un percorso di psicoterapia per poter identificare e risolvere le dinamiche disfunzionali. All’interno del percorso sarà lo/a psicoterapeuta a valutare se alcuni aspetti legati alla storia di vita individuale influiscano negativamente sulle dinamiche relazionali, proponendo ad uno o a ciascun membro anche un percorso individuale.
La compartecipazione di entrambi i partner al percorso dichiara fin da subito la presenza di un buon livello di autocritica, flessibilità e disponibilità al cambiamento. Questo approccio fornisce maggiori garanzie verso la risoluzione del conflitto e il raggiungimento di un nuovo benessere.
E se il partner non volesse accedere ad un percorso psicologico?
Nel caso in cui uno dei membri della coppia non voglia cominciare un percorso di psicoterapia congiunto, può essere comunque utile iniziare un percorso individuale che miri ad approfondire la consapevolezza di sé, dei propri bisogni e di come promuoverne la soddisfazione. Il cambiamento individuale procura inevitabilmente un effetto a catena, innescando piccoli cambiamenti sulle dinamiche relazionali e nelle persone con cui interagiamo, come l’effetto di un onda generata dal un sasso caduto nell’acqua.
Quali sono i rischi per la coppia, se un solo partner cominciasse un percorso individuale?
Se un partner attiva un cambiamento e l’altro a modificar le proprie convinzioni e modalità di comportamento, può aumentare un rischio paragonabile a remare una barca con un remo solo avendo la sensazione di ruotare in circolo senza mai procedere in una direzione specifica. A quel punto, entrambi i partner della coppia potrebbero sentirsi più distanti e meno compresi fino a decidere di interrompere l’interruzione definitiva il proprio legame.
Per navigare bene è necessario collaborare, riconoscendo di avere due remi da usare in modo coordinato, ovvero di possedere pari forze individuali, spesso diverse per natura ma equipollenti, per riuscire a proseguire verso gli obiettivi condivisi.
Dott.ssa Francesca Colzani
Psicoterapeuta Sistemico Relazionale Familiare